giovedì 11 novembre 2010

Goodbye Vietnam...

Ed eccoci qua…

Per srcivere l’ultimo non agognato post da Hanoi…

Cominciamo dalla coda, dai ringraziamenti, così tanto per fare gli originali:

Ringraziamo tutti coloro che ci vogliono bene, e che credono in noi e in quello che facciamo, in questo senso non possiamo non partire dai nostri genitori e dalla cerchia più stretta dei nostri partenti, grazie per averci sostenuto e seguito, tra breve potrete abbracciare Swami e riabbracciare noi tre che vi vogliamo un sacco di bene, non vediamo l’ora…

Grazie ai nostri amici a quelli che con l’adozione non centrano nulla ma che ci capiscono e ci vogliono bene, e a quelli che invece sono genitori adottivi come noi, e a questo proposito non possiamo non citare Pier Barbara e Susmì, “ragazzi facciamo il tifo per voi!” e vi vogliamo un mondo di bene. E’ doveroso citare anche coloro che abbiamo conosciuto tramite il forum di leradicieleali, di persona e non, la lista sarebbe troppo lunga, ma vi teniamo tutti con noi nel nostro cuore, e naturalmente facciamo il tifo per tutti coloro che sono in attesa, specialmente quelli che abbiamo involontariamente “sorpassato”…

Un ultimo grazie(e poi passo ad altro altrimenti vi tagliate le vene) va alle famiglie che sono state qui con noi. Solo un mesetto fa ci siamo conosciuti via email, poi alla Malpensa ci guardavamo con circospezione, adesso dopo una ventina di giorni passati insieme sembriamo i Cesaroni! Heheehhe a proposito, Gianluca, ti vedo rosso, sembra ti abbiano preso a sberle! hahahhaha

Sia ben chiaro, non è che ci siamo fatti una vacanza di piacere, ci sono stati momenti di difficoltà, per alcuni più di altri, specialmente legati allo stato di salute dei bimbi, ma la visione d’insieme di questa avventura non può essere considerata che positiva, e anzi sono sicuro che tutti noi la ricorderemo come una delle cose migliori fatte nella nostra vita.

Quante cose abbiamo fatto aiutandoci vicendevolmente (questa deve essere in assoluto la parola più difficile che abbia mai usato sul mio blog!):

La prima settimana è stata pesantissima, a parte il volo e il conseguente scompenso orario, i ritmi folli dettati dal Francesco detto anche Hitler! L’incontro con i bambini, fai le foto per i passaporti, le corse all’ufficio immigrazione, ecc.

Poi la decisione di andare al mare, sapete già come la penso, ne avrei fatto volentieri a meno, però dopo averla fatta sono comunque contento, abbiamo visto un posto meraviglioso, abbiamo conosciuto nuovi amici spagnoli con i quali speriamo di mantenere i rapporti, si chiamano Oscar, Marì, e la bimba Alexia, ma volete sapere come fanno di cognome? JUVE’!!! cioè, proprio a me, Interista fino al midollo, dall’altra parte del mondo, mi va a capitare di fare amicizia con uno che si chiama Juve!!! Certo che la vita è strana! Hehehehe

Tra l’altro, a CATBA ci siamo anche dati ai massaggi, alcuni si sono assuefatti ai massaggi, come una droga, hehehe vero GianLuca e Nicola e Guido? Comunque non l’avevo mai provato, sapete, nonostante le apparenze sono un timido, e non avevo mai approfittato della possibilità di farmi fare i massaggi qui in vietnam, costa pochissimo e sono bravissimi, è bellissimo, la signorina era carina, i massaggi sono superrilassanti, a parte quando devono picchiettare, la tipa aveva le mani piccole ma menava di gusto! Hehehe

Tra un amenità e l’altra ci è toccato fare i conti con la trasformazione di nostra figlia Lien, ho dedicato un intero post a questo proposito, però voglio aggiungere due parole ancora per quando leggerai questo blog amore mio:

- Lo so, è vero, ti abbiamo sconvolto la vita, e adesso sei piccola per capire perché abbiamo interrotto la tua routine per portarti dall’altra parte del mondo, perché ti abbiamo fatto passare quasi un mese tra un albergo e un altro, perché abbiamo accolto fra noi un altro membro della famiglia che ti toglie spazio e attenzioni, perché a volte ti sgridiamo come non abbiamo mai fatto prima, e altre cose che magari noi non percepiamo nemmeno… a volte ti guardo e riesco a immaginare solo una parte del disagio che ti abbiamo creato, e mi si stringe il cuore, come anche alla mamma. Hai presente quando ti sgridiamo forte e ti mettiamo in castigo? Dopo dobbiamo sostenerci a vicenda di nascosto io e mamma, ci fai una tenerezza che nemmeno ti puoi immaginare…

All’inizio del viaggio eri contenta, l’eccitazione della partenza, il viaggio in aereo, la prospettiva di incontrare la tanto nominata sorellina, la conoscenza di Nicole e Pietro… ma presto le cose sono cambiate, quante volte ci hai chiesto quando saremmo tornati a casa? Quante volte abbiamo contato i giorni che mancavano al ritorno? Non me ne ricordo nemmeno più… quante volte hai avuto reazioni esagerate a situazioni normali?...

adesso le cose sono migliorate, ma sappiamo che avrai bisogno di tempo perché le cose si normalizzino, e mamma e papà ti promettono con tutto il cuore che faranno l’impossibile per restituirti la serenità che meriti…

Quello che vogliamo dirti in questo momento però, è che noi crediamo fermamente, con ogni fibra del nostro corpo, che tutto ciò è stato ed è necessario per costruire la nostra famiglia, e abbiamo accolto la sorellina anche per il tuo bene, e siamo convinti che quando sarai più grande saprai rivalutare l’esperienza vissuta e le nostre azioni, per quelle che sono in realtà, e che anche se adesso noi per te siamo i grandi che ti impongono quello che devi fare e non fare, anche per noi è la prima volta, e dietro la sicurezza che ostentiamo, ci sono un papà e una mamma desiderosi di fare solo il meglio per i propri figli… Ti vogliamo bene Lien, quanto ne possiamo volere solo a te e alla tua sorellina, quanto un genitore può volerne ai propri figli…

Chiusa parentesi.



Scusate la prolissità, ma visto che tanti di voi mi hanno detto che scrivo bene, e mi sono gasato, quindi ve beccate sto poema! Heheehhe

Comunque non vi preoccupate, lo so che siete dei burloni, non vi crederei nemmeno se foste degli editori…. Vabbè se siete editori vi do il beneficio del dubbio :-P

È tardi, è passata mezzanotte da poco, ufficialmente siamo al 12 novembre qui, ma faccio fatica a staccarmi dalla tastiera, domani non avrò tempo per scrivere, dobbiamo chiudere le valigie, dovrò saltarci sopra con il mio dolce peso a causa della roba che ha comprato Ketty! A proposito, uno dei motivi per cui sono contento di tornare, è che altrimenti mi toccava organizzare un container via nave per portare via la roba.

E invece sono contento di tornare a casa dove la roba costa tanto! Ma come? Direte, sei contento che la roba costa tanto a torino? Si si si e si, perché quando le cose costano poco, hai la scusa per comprare tanto, e quindi spendi una cifra!!! Hehehehehe

Sto scrivendo cavolate perché non mi va di smettere, perché significa che il termine di questa avventura si sta avvicinando… ma devo, lo so…

Ci vorrebbe un paragrafo conclusivo degno di questa avventura, ma per quanto possa sforzarmi so benissimo di non poter tradurre in parole quello che sento. E poi probabilmente sarete in pochissimi ad essere riusciti nell’impresa di leggere tutto sto poema, quindi la smetto qui…. E posso solo dire:

Goodbye Vietnam!!!


Lien sei contenta che si torna a casa?

ok ok ho capito.... ehheheeh


























martedì 9 novembre 2010

Visto che è arrivato il visto...




... domani possiamo ritirare il passaporto della piccolina...

....
.....
......
.... .... ....

ecco lo sapevo...

tanto parlare di tornare a casa, e adesso che stiamo quasi per partire....

mi viene da piangereeeee!!!!!
mbuaaaaaaa
mbuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
sigh sigh

Mai più come prima...

In questi giorni che precedono il nostro rientro non facciamo altro che dire che torneremo alla normalità della nostra vita, sia noi che i nostri compagni di avventura...
in effetti è un modo di dire, perchè riflettevo su quanto sia sbagliato, non esiste un tornare, semmai ci affacciamo a una nuova normalità...
così come è stato quando ci siamo incontrati con Lien adesso Swami modificherà il nostro mondo...
e detto tra noi, la cosa mi eccita tantissimo, cerco di immaginare come sarà fare questo o quello, vivere a casa nostra con Swami e Lien, uscire, fare cose, vedere gente...
Questo periodo in vietnam va contestualizzato, non può essere un riferimento, il riferimento è la vita che abbiamo fatto fino a prima di partirè, e la novità si chiama "vita in quattro".
Non faccio altro che pensare a come sarà bello presentare nostra figlia alle persone care, a coloro che ci amano, lo so perchè ci sono già passato...
e anche se non è passato molto tempo da quando siamo arrivati in Italia con Lien, la mia mente ha archiviato quelle emozioni, che adesso sto andando a spulciare e riscopro bellissime.
Queste parole le sto scrivendo in particolar modo per le mie figlie, quando saranno in grado di leggere e capire, spero che in qualche modo questo blog possa dare a loro un idea di quanto sentimento ci hanno ispirato, di come siamo entusiasti e innamorati di questo momento della nostra vita...

domenica 7 novembre 2010

Post Maltagliato ( come la pasta )

Ciao a tutti, scusatemi, mi sono preso qualche giorno di vacanza dalla vacanza, diciamo che il soggiorno continua a essere bello tosto, e con le due Vietcong che si danno il cambio tra giochi pappe nanne e capricci, quando esausto guardo il pc per mettermi a scrivere, mi cadono le braccia...
va bene, non so qunte volte vi ho detto quanto sono stanco, se sono anche noioso me ne scuso.
Bene bene bene, da dove cominciamo? semplice direste, "da dove ci siamo lasciati!". Si si, ma non è così semplice, in realtà vorrei scrivere un libro, ma le informazioni che ho in testa sono tante e so di non avere la forza di scrivere in maniera coerente, quindi farò così: userò il metodo FOTO+COMMENTO:

Blocco di foto number UAN: il ritorno da CATBA'
Il viaggio di ritorno è stato più o meno come quello dell'andata ma al contrario naturalmente.
La differenza grande è stata che ci siamo fatti furbi e nessuno ha mangiato sulla barca, ci siamo rimpinzati ben bene in albergo.
La costante è stata la stanchezza, dopo un giorno di viaggio tra bus e boat si arriva davvero esausti. Ah! abbiamo anche avuto la nostra buona dose di passione quando una volta entrati in bus per partire ci hanno comunicato che non potevamo andarcene, perchè il nostro albergo al quale tutti avevamo già pagato la vacanza, a sua volta NON aveva pagato!
non vi dico cosa non è successo, vi basti sapere che tra un vaffa, e un chi dobbiamo menare, alla fine si è riusciti a partire con un oretta e mezza di ritardo...

sta di fatto che ci siamo messi in viaggio, ma visto che andavamo troppo lenti...ho sostituito il capitano gettandolo a mare per recuperare il tempo perso :-D!!!

Per tornare seri, vi posto questa foto, non si vede benissimo, come non riuscirò a trasmettervi quello che lei ha trasmesso a me, questa bimba di pochi anni che ci ha venduto della frutta mentre ci accingevamo a tornare. Bene, come posso spiegarmi? non posso, vi dico solo una parola, lei per me è il Vietnam!
in quei occhi ho riconosciuto quelli di mia figlia Lien, mi si è stretto il cuore...inutile continuare a scrivere, non riesco ad esmprimere quello che provo ancora adesso guardando le foto...
Per tornare a fare un sorriso: questo è il busino che ci ha portato indietro, di nuovo accalcati...
questa foto invece è stata fatta quando eravamo ancora al mare, e la metto perchè mi piace, in fondo il blog è mio no? :-P

Tornati ad Hanoi abbiamo provveduto a ritirate il passaporto della piccola e a fare la richiesta per il visto di ingresso in Italia, adesso non ci resta che aspettare questi ultimi docs, e quindi abbiamo ripreso la vita "solita", questa foto l'abbiamo scattata proprio nello stesso punto in cui ne abbiamo fatta una simile 3 anni fa a Lien...
quadretto familiare "in scala"... :-D

e ancora un paio di foto dei miei gioiellini...

insomma, l'avventura ad Hanoi volge al termine, con il cuore vorremmo rimanere qui per sempre, con la ragione non vediamo l'ora di essere a casa per prendere in mano la situazione come si deve...
e adesso undovinate un po?
sono stanco vado a dormire!
ciaooooo

domenica 31 ottobre 2010

La cronaca del bus e del boat!

Ciao a tutti, sono due giorni che non ci facciamo vivi, ci scusiamo, ma per il primo giorno non avevo davvero nulla da scrivere, e ieri sera ero troppo stanco per scrivere.

Quando ci siamo lasciati nel precedente post del blog vi ho detto che avremmo fatto una vacanza, e in effetti sono seduto in una diversa camera d’albergo, e vi sto scrivendo da vicino a una finestra dalla quale si gode di una vista spettacolare, più avanti vi posto una foto.

Siamo a CAT BA’ un isola della baia di Halong, non ho girato molto nella mia vita, ma questo è sicuramente il più posto spettacolare che ho visto, le colline nascono direttamente dall’acqua, e sono centinaia, ognuna forma una piccola ma scoscesa isola, piena di vegetazione e di vita, pensate che sulla parete rocciosa davanti al nostro albergo hanno nidificato delle acquile che volteggiano senza sosta sulle nostre teste, bellissimissimo!

Ma cominciamo dall’inizio:

Ieri mattina levataccia, ci siamo alzati alle 06.30 del mattino, la partenza era per le 08.30, e con orrore ci siamo resi conto che il latte per la piccolina poteva non essere sufficiente per la durata della minivacanza, allora PapàIndianaJones si è avventurato in HanoiCity alle sette del mattino, fortunatamente ho trovato un negozietto che pareva avere anche articoli per bambini, ( di solito andiamo al supermarket ). Entro, goodmorning! Ma quando mai! Parlano solo vietnamita! Ok, sono preparato, gli mostro la foto del barattolo di latte, mi fa segno di no…. E adesso che faccio? Alzo la testa e dietro il mio amico viet scorgo il latte che mi serviva, è quello? Glielo indico con la mano? Si gira… haaaaa, quello! E mi dice qualcosa con il tono di chi ti dice: me lo potevi dire prima no? Per tutti coloro che dovranno venire in vietnam ricordatevi questo consiglio prezioso: i vietnamiti sono cortesi e simpatici, ma non solo hanno un'altra lingua, pensano diversamente da noi, quindi anche quando fanno cenno di avervi capito, non vi fidate mai! Ehehehhe

L’altra mattina eravamo in due al bar, ho ordinato due espresso e due croissant, si si si si con la testa, ma è arrivata con 2 caffè e 4 croissant!

Va bene andiamo avanti, con il barattolo del latte in polvere sottobraccio come se fosse selvaggina abbattuta a fucilate e espressione trionfante PapiIndianaJones torna in albergo in tempo per portare tutto giù nella hall e caricare il bus!

Ora, tu prenoti in una località turistica rinomata in tutto il mondo, spendi i tuoi soldini, e pensi che da quel momento in poi sia tutto in discesa…

Peccato che siamo in Vietnam, e qui nulla è semplice, quindi è arrivato un bus mini, immaginatevi 17 persone più 7 enfant, più le valigie, tutte stipate in un minibus, che non vi posso spiegare come, ma siamo riusctiti a far entrare tutto più noi stessi, vi posto una foto.

Saliti sul bus la guida ci ha illustrato il viaggio, 4 ore di bus che diventeranno 5 ( non possiamo andare veloci, massimo 40 all’ora, ci sono poliziotti dappertutto), 2 ore di battello che diventeranno 3. A questo punto ho cercato di scappare, ma l’autista ha detto che avrebbe tenuto in ostaggio la mia famiglia quindi mi sono rassegnato.

Non sto a descrivervi il viaggio in bus che è stato di una noia mortale, a parte la fermata che ufficialmente era per la toilette, ma ufficiosamente era per entrare in un megasupermarket con entrata e uscita opposte, quindi ce lo siamo dovuti sorbire tutto, anche perché l’autista ci ha scaricato da una parte, e ci è venuto a prendere dall’altra. Tra i portafogli dei mariti ho visto morti e feriti alla fine della traversata.

Bene, arrivati ad HALONG ci siamo imbarcati in una tinozza, che al confronto il battello che fa la spola tra villa sangiovanni e messina è l’ammiraglia della costa crociere.

A bordo è previsto il pranzo, cominciano a recapitarci piatti di pesce e altro che non so definire, ma la pulizia lascia molto a desiderare, comincio a considerare l’idea di saltare il pranzo, ma mi sembra scortese, prendo un piatto con sopra dei granchi grandi quanto la mia mano, e mi faccio coraggio, ne sollevo uno e sotto indovinate cosa c’è? La sopresa! Insieme ai granchi abbiamo cotto un bellissimo esemplare di scarafaggio vietnamita grosso come il mio pollice! A questo punto me ne frego della cortesia e vado a farmi un giro sul ponte.

Salito sul ponte non senza rischiare la vita su una scaletta malferma mi perdo nella contemplazione del paesaggio, è proprio una cosa da vedere, se vi capita, passate da questo posto….

Per farla breve attracchiamo su una specie di pontile esultando perché siamo arrivati, ma quel burlone della nostra guida ha in serbo per noi un'altra sorpresa che ha ritenuto di dirci solo a questo punto: visto che ci è piaciuto tanto, prima di arrivare all’albergo ci facciamo un'altra oretta di bus!

Penso che se fossimo stati altrove lo avremmo menato pesantemente, ma visto che tanto indietro non si poteva tornare ci siamo rassegnati alla cosa e siamo saliti su un pulman tutto ruggine.

Dopo un ora di tornanti siamo arrivati che era buio, e quindi ci siamo tuffati nei letti esausti non sapendo bene dove fossimo capitati.

Questa mattina però ci siamo svegliati in una stanza fresca e pulita, con quest spettacolo alla finestra…


dalla camera


spiaggia


due bellezze locali

un mammo